LE ATTIVITà E GLI OBIETTIVI

Più di una volta mi è stato chiesto di illustrare le attività e gli effetti positivi indotti sui giovani in età scolare a seguito della partecipazione al progetto Giochiamo a Giocare. 

Aggiungo una raccolta di giochi ed esercizi selezionati nel tempo tra quelli più emozionanti, coinvolgenti e rispondenti ai bisogni dei giovani, e dunque capaci di coinvolgerli appassionatamente favorendo l’espressione delle loro qualità migliori.

I giochi proposti sono adatti per far emergere quelle situazioni presenti nella vita di tutti i giorni che offrono al maestro la possibilità di poter intervenire per dare utili consigli e insegnamenti, necessari a correggere i comportamenti meno adatti, ed il tutto in un clima di gioco e di divertimento.

Le attività vengono proposte nella sequenza più adatta alla necessità di crescita del giovane e alle sue fasi sensibili, privilegiando da prima le attività più gioiose, autonome, creative, manuali, per poi passare gradualmente alle attività in gruppo, capaci di aiutarli a conoscersi, a costruirsi, a saper affrontare e trasformare le diverse situazioni presenti nel gioco alfine di una crescita equilibrata. Il fine non è solo quello di acquisire una motricità diffusa, polivalente e basilare per meglio orientarsi verso le discipline più adatte al proprio talento, ma anche quella di poter accedere meglio attrezzati a successive specializzazioni ed il tutto stimolando comportamenti valoriali, improntati all’autonomia, al senso del limite, alla responsabilità, al rispetto, alla collaborazione, all’onestà ecc…


Nei filmati che seguono uso un linguaggio, in parte, adatto alla comprensione degli alunni mirato più che alla correttezza della terminologia, a parole che suscitano emozioni e ne facilitano la comprensione. Dall'altra parte parlo ai bambini affinché gli insegnanti (in presenza) comprendano la necessità di affrontare l'argomento dell'educazione motoria con più determinazione e competenza cercando di convincerli che sono attrezzati per farlo. Non ultimo l'intendimento è quello di offrire ai laureati che opereranno nelle Scuole una panoramica di situazioni realiste con le quali dovranno confrontarsi per preparasi adeguatamente ad affrontarle. 

Il gioco svela il bambino e la Maestra può trarne utili indicazioni per aiutarlo a crescere. Ma se il gioco viene affidato ad altri, alla Maestra viene a mancare uno strumento ideale per una educazione a tutto tondo. Questa è la ragione per cui penso che la pratica dell’educazione motoria o fisica attraverso il gioco, venga affidata alla Maestra che si avvale di un qualificato insegnante di Scienze motorie.

Il mio intento e l’originalità del progetto consiste nel convincere il Maestro che l’educazione motoria è alla sua portata anzi gli compete grazie alla sua formazione pedagogica che gli consente di entrare nel merito delle relazioni, dei sentimenti, delle emozioni che il gioco suscita al fine di migliorarli quando non correggerli. Questa è la ragione per cui ho scelto di raccontare il nostro progetto attraverso filmati, foto e sermoni che mostrano con più chiarezza il suo significato. Fra le ragioni che condizionano i maestri a far giocare c’è la mancanza di preparazione nel loro curriculum professionale e il fatto di non volere prendersi le responsabilità per ciò che attiene ai rischi insiti nel fare giocare.

ALFABETO MOTORIO

ORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE

CONOSCERE

E CONOSCERSI

COSTRUIRE E COSTRUIRSI

SAPER AFFRONTARE

SAPER TRASFORMARE

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